Mi chiamo Elisa Baraghini e nel 2015 ho avviato questa piccola azienda agricola.
Nel 2014 eredito la casa paterna, una dimora storica costruita sulle fondamenta di un antico castello Castrum Monti Sassi di cui si persero le tracce nel IX secolo.
La ricostruzione del casale risale ai primi del 1600 e prende la forma di casa forte. Nel 2004 iniziano i lavori di ristrutturazione e risanamento conservativi che ne preservano le forme architettoniche storiche.
Nell’agosto del 2015 l’incontro con l’agronomo Dott. Bordini Remigio e dopo una scrupolosa valutazione dei terreni la decisione di impiantare nei terreni circostanti un vigneto a Sangiovese.
Così nasceva l’idea di riconvertire a vigneto i terreni circostanti la proprietà ristabilendo la vocazione viticola di un tempo e di avviare un’ospitalità turistica nel casale ristrutturato.
Oggi l’azienda consta di tre ettari di vigneto, coltivati a Sangiovese, Famoso e Riesiling, un ettaro di portaiinnesto da vite e sei ettari di bosco e siamo un’agriturismo rurale familiare.
I Vigneti
Circa 2.3 ettari esposti a sud-est con una pendenza del 25% ed una densità di 5000 piante ad ettaro.
Con un’alta densità di barbatelle per ettaro abbiamo voluto incrementare la competizione radicale fra le piante al fine di ottenere una produzione migliore a livello qualitativo.
Il vitigno è Sangiovese, clone romagnolo CREA RLB1, oggetto di studi decennali del nostro Agronomo Dott. Remigio Bordini.
Una delle peculiarità di questo clone è la spargolicità del grappolo (minuto, allungato e con acini piccoli) da cui consegue un minore impatto con le malattie fungine, ed una concentrazione dei contenuti zuccherini e di sostanze coloranti che portano nei vini una maggior enfasi olfattiva e gustativa.
Il portainnesto prescelto per il nostro clone di Sangiovese è stato il francesce Gravesac. Scelta che conduce nel tempo ad un equilibrio vegetativo – produttivo medio.
La forma di allevamento è a cordone speronato bilaterale con due punti vegetativi per ciascun cordone.
L’altezza del fusto è di 70 cm con uno sviluppo in verticale della vigna non superiore al metro e ottanta.
La gestione di una vigna bassa, benché più faticosa da gestire, giova alla qualità dell’uva, per il contatto più vicino al calore della terra.
Le prime 7450 barbatelle sono state impiantate il 04/04/2016
L’attecchimento, lo sviluppo, il dialogo con il terreno è stato straordinario.
Prima Vigna
- Estensione: 2,3 ettari
- Vitigno: Sangiovese
- Portainnesto: Gravesac
- Densità: 5000 piante per ettaro
Vigna Nuova
- Estensione: 0,8 ettari
- Vitigno: Famoso & Riesiling
- Portainnesto: TK5BB & SO4
- Densità: 5000 piante per ettaro
Il 4 Aprile 2020 abbiamo impiantato circa 6500 metri di vigna a bacca bianca in un appezzamento esposto a sud-est con tessitura del terreno franco-sabbiosa.
I vitigni prescelti sono stati il Famoso e il Riesling Italico, un vitigno il primo poco conosciuto e diffuso in Romagna, il secondo vitigno più noto e poco diffuso in queste zone.
Famoso
Il Famoso è un vitigno presente esclusivamente in Romagna iscritto nel Registro nazionale delle varietà nel 2009.
Eppure la sua storia è antica. Le prime citazioni storiche di questo vitigno si trovano in un documento della Dogana di Lugo risalente al 1400, a seguire diversi documenti testimoniano la presenza di questo vitigno, nel 1800, nelle colline del Cesenate dove veniva utilizzato anche per la produzione di uva da tavola.
Durante il secolo scorso, si assistette invece a una contrazione nella coltivazione del Famoso fino al limite dell’estinzione.
Intorno al 2000 un appassionato viticoltore scopre proprio qui, a Montesasso, borgo storico di Mercato Saraceno, la presenza di un vitigno autoctono la cui storia appartiene alla memoria degli anziani del borgo. L’uva di questo vitigno, poi identificato come Famoso, veniva usata in passato, per la produzione del vino della Messa proprio per la sua spiccata aromaticità.
Da quel momento, la coltivazione del Famoso inizia a diffondersi nelle province romagnole e a dare vinificazioni con esiti molto interessanti
Il vitigno Famoso è dotato di una vigoria medio–alta, buona fertilità, discreta nelle sue gemme basali. Con forme di allevamento a cordone speronato (allevamento meno diffuso per i vitigni a bacca bianca) la sua produttività è media. Risulta particolarmente adatto negli ambienti pedo-collinari dove esprime la massima potenzialità enologica.
E’ caratterizzato da un grappolo di dimensioni medie, forma conica, spesso con un’ala e tendenzialmente spargolo. L’acino è di dimensione media, con buccia di colore verde-giallo, piuttosto spessa e consistente, pruinoso.
Il Famoso produce vini caratterizzati da notevole intensità di aromi, l’olfatto molto intenso con note fiorali dolci, di frutta esotica, di drupa frutta essiccata. Al gusto mostra acidità media, buona morbidezza e struttura.
Riesling Italico
Il Riesling è considerato uno dei grandi nobili vitigni bianchi.
Di questa varietà esistono due tipologie fondamentali, il riesling renano originario nella valle del Reno in Germania e il riesling italico una variante prettamente italiana. Le differenze tra il Riesling renano e il Riesling Italico sono notevoli sia dal punto di vista ampelografico (conformazione del grappolo e della foglia) sia dai risultati ottenuti nei vini.
La diffusione del Risieling Italico risale ai primi del Novecento e si dice sia stato importato nelle regioni del nord-est Italia durante il dominio Austroungarico. Attualmente viene coltivato in molte regioni d’Italia e predilige terreni pedecollinari, esposizione costante del sole ma estati relativamente miti che possano portare ad una maturazione lenta dell’uva la cui raccolta è tardiva, solitamente nel mese di Ottobre.
Il Riesling Italico presenta dei grappoli piccoli, cilindrici, spesso alati e compatti. L’acino di dimensioni medie, sferico e buccia sottile di colore giallo dorato.
Si ottengono vini dal colore giallo paglierino con sfumature verdognole. La gamma olfattiva è complessa, con aromi floreali e leggermente fruttati. Una delle sue caratteristiche principali è la spiccata acidità accompagnata da una lata concentrazione di zuccheri. Questo permette molteplici declinazioni dai vini fermi, spumanti di grande immediatezza e freschezza a vini più strutturati soggetti a invecchiamenti pur mantenendo inalterati i profumi.
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